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Mauro Santini: diario di un festival

Alla pagina bianca dei diari, da riempire con fitte parole d’inchiostro, ha preferito l’inquadratura. Mauro Santini – per brevità regista, ma anche vincitore del “Laceno d’oro 45” e presidente della giuria lungometraggi nel 2021- ha sempre affidato il proprio sguardo alle immagini per poter registrare ricordi e documentare quello che lui stesso chiama “vissuto quotidiano”. Tra i suoi Videodiari, “Da lontano” è stato vincitore nel 2002 della sezione Spazio Italia del Torino Film Festival. Ci rimettiamo quindi alle suggestioni e alla memoria di Mauro Santini per ricostruire il percorso del festival, a pochi mesi dalla nuova edizione, “Laceno d’Oro 47”.

Il Laceno ha ricominciato a lavorare per l’edizione 2022, tu che sei stato già ospite che ricordo hai del Festival?

Un ricordo bellissimo, inutile dirlo. Ho partecipato per la prima volta nel 2020, soltanto on line, a causa del periodo pandemico. La scorsa edizione invece è stata l’occasione per poter scambiare pensieri, riflessioni sul cinema, idee. Un’edizione all’insegna del piacere di stare di nuovo insieme, condividendo la sala, ma soprattutto dato dal privilegio per me di essere in giuria.

Quale dei tuoi lavori il pubblico del Laceno ha avuto il piacere di vedere?

Il lungometraggio “Giorno di scuola”, il racconto di una giornata di alunne e alunni della scuola primaria di Pieve Torina, ricostruita dopo il terremoto del 2016. Avevo lavorato nel corso di un anno sulla vita tornata alla normalità. Il risultato fu un film di un’ora e dieci minuti, ma per l’occasione della proiezione al Laceno, rimontato e ridotto a 53 minuti. Successivamente ho proposto – grazie ai curatori – anche un’altra opera, una trilogia, “Le vacanze”, realizzata nell’arco di dieci anni.

Come definiresti il cinema e i film che hai trovato al Laceno, e cosa pensi che abbia in comune con la tua arte?

Ho trovato molti film con cui condividere un’etica e visione: un cinema che cerca, che non si appoggia in maniera totale alla sceneggiatura, alla recitazione degli attori. Ma non è un’appartenenza che mi lega esclusivamente ai lungometraggi. Anche nei cortometraggi c’è una corrispondenza con il cinema che realizzo da anni. Poi con me presidente di giuria, quest’anno abbiamo premiato un film che sintetizza tutte queste caratteristiche: “La distanza” del collettivo ENECE FILM

A cosa stai lavorando in questo momento?

Diversi progetti. Una serie di sette film, capitoli, intitolata l’una “Vaghe stelle” e un’altra opera dal titolo “Passeggiate”. L’anno prossimo inoltre completerò il progetto iniziato con “Giorno di scuola”: sei bimbi della prima elementare che filmai, faranno il passaggio alle medie. Sarà occasione per me per seguire la ricostruzione del paese e la crescita di una nuova generazione.

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