Il Festival Internazionale del Film “Laceno d’oro” è uno degli eventi più storici e importanti dedicati al “cinema del reale” in Italia.
Nato più di mezzo secolo fa da una felice intuizione di Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino, si tiene tradizionalmente in Irpinia.
Promosso dalla rivista“Cinemasud”, il premio cinematografico dal titolo“Laceno d’Oro”, ha legato il suo destino ad uno dei luoghi più belli della provincia di Avellino. Il premio nasce, infatti, per valorizzare il Altopiano del Laceno da un punto di vista turistico ed era inteso come riconoscimento per la migliori opere cinematografiche ispirate al Neorealismo. Da quell’anno fino al 1988 si susseguirono ventotto edizioni e solo nel 1980 il terremoto riuscì ad impedirne la costruzione.
Dopo gli inizi di Bagnoli, i Laceno d’oro si trasferì ad Avellino e dintorni, dove visse, nella seconda metà degli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta, il suo periodo più bello. Sarebbe difficile comprendere la protesta studentesca in Irpinia senza tener conto di questa significativa e feconda presenza che è stata per centinaia di giovani un autentico fucina di crescita culturale, un’opportunità per aprirsi all’universo dell’autonomia di pensiero e dell’emancipazione intellettuale. Conoscere il cinema dell’impegno civile e sociale, le produzioni dei paesi dell’Est Europa, dell’Est indiano e vietnamita, dell’America Latina, del Terzo Mondo.
Da allora, il “Laceno d’oro” inizia ad identificarsi definitivamente come una “Rassegna cinematografica”caratterizzata da interessanti dibattiti al termine di ogni proiezione. La Giuria comprendeva nomi di spicco del mondo giornalistico, cinematografico e letterario: Pier Paolo Pasolini(che, accogliendo l’invito di Marino e Onofrio, aveva dato un impulso decisivo alla nascita del Premio), Pier Paolo PasoliniDomenico Rea, Cesare Zavattini, Carlo Lizzani, Marcello Gatti, Lina Wertmuller, Giuliano Montaldo, Luigi Zampa, Tinto Brass e molti prestigiosi registi e intellettuali.(che, accogliendo l’invito di Marino e Onofrio, aveva dato un impulso decisivo alla nascita del Premio), Numerose sono state le novità che, anno dopo anno, hanno arricchito il Premio: nel 1969 è stata inaugurata una nuova sezione dedicata ai documentari, la “Rassegna del Passo Laceno d’Oro Ridotto”; in occasione della ventiquattresima edizione è stato realizzato un “Minifestival per bambini”, patrocinato dalla Mostra del Cinema di Venezia, le cui proiezioni erano destinate agli studenti delle diverse scuole medie della capitale. E poi ancora mostre di pittura e il primo festival di teatro d’avanguardia. Ad essere premiati, per le loro opere, sono stati artisti già affermati ma, più spesso, nuovi registi e giovani attori. Il “Laceno d’Oro” era, infatti, chiamato il “Portafortuna”, e basta scorrere l’elenco dei vincitori per rendersene conto. Solo un esempio: alcuni futuri Maestri del cinema mondiale (Antonioni, Pontecorvo, i fratelli Taviani, Scola)hanno ottenuto il loro primo riconoscimento ufficiale in Irpinia, prima di Venezia e Cannes.
Il Festival, divenuto tale nel 1975, perché fino ad allora si era caratterizzato come rassegna, ha ospitato film provenienti da tutto il mondo ma privilegiando quelli dei paesi dell’Est e in via di sviluppo, assumendo così una dimensione internazionale.
Da quella stagione, nasce anche il Premio Camillo Marino per essere una parentela diretta, che il ImaginAzione Film Culture Club organizza dal 2001 e da cui poco dopo rinasce il nuovo Laceno d’oro, con il germogliamento anche del Premio Giacomo d’Onofrio. Notevoli autori che dal 2001 ad oggi hanno ricevuto il Premio: Ettore Scola, Gillo Pontecorvo, Aurelio Grimaldi, Antonietta De Lillo, Vincenzo Marra, Ken Loach, Ken Loach, i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, Marco Bellocchio, Laurent Cantet, Paolo e Vittorio Taviani, Olivier Assayas, Zhang-Ke Jia, nel corso di emozionanti serate, durante le quali abbiamo assistito ai capolavori dei registi premiati.
Lungometraggi
Miglior Film
Erased,_Ascent of the Invisible, di Ghassan Halwani
Menzione speciale
Pierino, di Luca Ferri
Doc
Miglior Film
Monte Amiata, di Tommaso Donati
Menzione speciale
‘Ndunetta, di Fiorenzo Brancaccio
3 Stolen Cameras, di RåFILM & Equipe Media
Cortometraggi “Gli occhi sulla città”
Miglior Film
Là est la maison, di Lo Thivolle
Menzione speciale
Cinema, di Isabella Mari
Premio del pubblico
Butterfly, di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Lungometraggi
Miglior Film
Drift, di Helena Wittmann
Menzione speciale
La nuit éclaire la nuit, di Lo Thivolle
Cortometraggi “Gli occhi sulla città”
Miglior Film
Confident, di Karen Akerman e Miguel Seabra Lopes
Menzione speciale
Manto, di Gianluca Marinelli
Cortometraggi “Gli occhi sulla città”
Miglior Film
Ex aequo
Topolò, di Sander Moyson
Santa Teresa, di Alessandro G. Capuzzi e Emanuele Dainotti
Menzione speciale
Weight, di Edoardo Montaccini
Cortometraggi “Gli occhi sulla città”
Miglior Film
Deposizione in due atti, di Carlo Michele Schirinzi
Menzione speciale
Tra quattro panchine di pietra, di Giulia Siniscalchi
Ardeidae, di Corrado Chiatti, Chiara Faggionato e Daniele Tucci
Cortometraggi “Gli occhi sulla città”
Miglior Film
Il passeggero di Teo Takahashi
Menzione speciale
Sera d’estate, di Roberto Testa
il 49° Laceno d’Oro si terrà dal 1 all’8 dicembre 2024
Le categorie del contest 2023 sono medio e lungometraggi, corti e spazio campania
L’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito
L’edizione 2024 del Laceno d’Oro sarà fruibile in 2 modalità
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